sabato 31 dicembre 2016

Best nine, 2016.



1. Un weekend di fine inverno a Lisbona. La libreria dell'LX Factory, dove leggerezza è fantasia.
2. Maggio: le meraviglie della Val di Noto, il primo bagno di stagione a Vendicari, la felicità a colori  pastello di Marzamemi.
3. Le *mie* montagne sempre e in ogni stagione. In una parola, casa.
4. Inizio giugno, Catania. {dove pioveva con il sole}
5. Luglio: Napoli da sola, Napoli in due, Napoli e gli stormi di gabbiani che si librano in squarci d'azzurro, dopo giornate furibonde.
6. Il sole dolce del Chianti d'autunno e sorrisi e il mio incastro perfetto sulla tua spalla.
7. Dicembre: quattro giorni e oltre mille km dentro una fiaba del Nord
8. Venezia, la Biennale di Architettura, insieme ai miei fratelli: loro, la mia parte illuminata.
9. (Foto centrale) L'alba davanti alla mia casetta sulla spiaggia di Juara, a Palau Tioman. Un'isola sconosciuta e remota cui si arriva con un barchino che parte solo nei giorni di bassa marea. Un posto gentile, dove le tartarughe di notte depongono le loro uova, le persone sorridono sempre, si cammina scalzi. Un giorno capito' qui Tim, campione di surf australiano che apri' un ostello e un bar di legno colorato sulla spiaggia: ci si ritrova li per sfogliare vecchi libri stranieri, ascoltare la musica sdraiati sull'amaca o suonare la chitarra. Per pranzo cucina Mia, nel suo baracchino giallo: come a casa inizia ogni piatto da zero, e nell'attesa tutti ne approfittano per leggere o fare amicizia attorno al tavolo con le cerate a fiori.
Alcuni speculatori stranieri stanno costruendo un mega resort che dalla prossima estate stravolgerà per sempre l'isola. Passeranno i mesi e svanirà il mondo gentile dove camminavo a piedi nudi e inseguivo l'alba nell'agosto 2016.
Così, esorcizziamo le ore che scorrono, custodendo le nostre isole felici.

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